Gli impianti ausiliari delle Ferrovie Nord, quali depositi, officine riparazione veicoli e carri, concentrati a Saronno, sede della principale officina deposito sin dal primo periodo di esercizio per la manutenzione delle locomotive, nel 1927/28 in coincidenza con il massimo sviluppo della trazione a vapore erano strettamente sufficienti alle necessità della rete locale.
Con l’aumento della dotazione di materiale in procinto di sostituire un servizio suburbano elettrificato, fu individuata nel comune di Novate Milanese un’area di grandi dimensioni adiacente alla ferrovia, ove sarebbe stato possibile realizzare anche la sottostazione elettrica, funzionale allo sviluppo tecnologico di lì a venire.
La costruzione proseguì per gradi attraverso i quali si raggiunse la capacità di progetto di 10 binari della lunghezza di metri 60 tutti dotati di fossa di visita. Il fabbricato di rimessa venne dotato di ampie vetrate e tutti i binari vennero elettrificati. La sicurezza era garantita da appositi segnali visibili da ogni punto del deposito.
Cominciava così una storia nella storia delle Ferrovienord, una storia che aveva la sua origine nella allora desolata periferia milanese, ma destinata con il tempo a farsi cuore pulsante della stessa Milano.