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Museo virtuale

Bovisa e scali

La Bovisa è un quartiere di Milano, situato nella parte settentrionale della città. Appartiene al Municipio 9 ed è delimitato fisicamente dai binari della ferrovia di gronda nord, che cinge il quartiere per buona parte della sua estensione. Il quartiere prende il nome da una cascina d'antica data dei Corpi Santi di Porta Comasina, la Cascina Bovisa, attorno a cui si venne a formare una borgata agricola che venne poi inglobata a Milano nel 1873. Il quartiere è tagliato in due aree dal tracciato delle Ferrovienord, che si snoda in direzione nord-sud. La ferrovia non è attraversabile in auto, ma solo per via pedonale, attraverso le scale di accesso alla stazione ferroviaria di Bovisa; questo ha fatto sì che dalla costruzione della ferrovia lo sviluppo delle due aree evolvesse in maniera indipendente. 

Alla Bovisa, venne realizzato lo stabilimento della "Milano Films" che restò in attività come azienda produttrice sino al 1926 e come impresa sino alla metà degli anni Trenta. 
Sviluppatasi altresì come zona industriale periferica di Milano, con lo stabilimento Candiani, realizzato nel 1882 per la produzione di acido solforico, divenuto poi parte del gruppo chimico Montecatini, progressivamente si arricchisce di altre numerose attività che troveranno futuro anche grazie ai raccordi ferroviari realizzati alla Bovisasca, una zona attigua alla stazione esistente e agli scali del Parco Librera e di Milano Simonetta, collegati alle Ferrovie dello Stato.
Questi e non solo, sono stati i polmoni di un collegamento con la rete FS che ha avuto nel corso del tempo altri punti di contatto, ognuno significativo per tipologia e area territoriale servita.

Solo alla fine del XX secolo l’intera area subisce un declino dovuto allo smantellamento delle molte industrie che risiedevano nella zona, con conseguente degrado interrotto negli ultimi anni dal proliferare di cantieri a scopo residenziale e dal recupero di alcune strutture industriali dismesse, tra cui una delle attività più importanti di questa ex zona industriale è oggi quella connessa alla presenza di una delle sedi del Politecnico di Milano; la grande centrale di produzione e stoccaggio del gas di città, ormai dismessa e in demolizione, ha conservato le strutture dei suoi gasometri come esempio di archeologia industriale... anche se all’orizzonte l’urbanistica del recupero sta delineando nuovi orizzonti e scenari impensabili.

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