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Museo virtuale

Varese

“Quando si parla della nuova Varese bisogna riferirsi a distinti periodi perché il rinnovamento della città si è fatto in tre tempi e il terzo è appena al suo inizio”.

Oltre alla descrizione urbanistica del nucleo urbano di allora, fatto di alcune… sofferenze, di significative bellezze oltre che  di altre opere ingegneristiche e turistiche, la preziosa rivista aziendale dell'epoca dava oltremodo conto di un altro grande avvenimento che stava maturando; vale a dire “...l’apertura delle linee ferroviarie Como Varese Laveno e Saronno Malnate, passate poi alle Ferrovie nord Milano, linee destinate a congiungere Varese con i due grandi laghi lombardi ed a dare allo sviluppo della città un nuovo e più forte impulso...”.

Il secondo periodo si inizia con l’apertura della linea Varese prima cappella del Sacro monte, una delle prime tramvie elettriche di montagna costruite in Italia.

Si deve soltanto al generoso intervento delle Ferrovie Nord Milano, allora dirette dall’ Ing. Campiglio, se si arrivò a completare la somma sufficiente al completamento dell’impianto: “questa prima linea fu come la scintilla che diede fuoco a tutta una serie di grandi opere che sorgevano quasi per destinazione spontanea e che nessuno avrebbe mai immaginato fossero possibili di attuazione...”.

Queste meravigliose parole della rivista Nord Milano, anno 1934, fotografavano inequivocabilmente la trasformazione di un mondo cittadino in un’epoca che solo alla fine della quale nonché all’esito delle fioriture da essa gemmate poté essere descritta nella sua vastità e contestualizzata in quel preciso momento durato una cinquantina d’anni nel quale la rivoluzione industriale mostrò il suo aspetto migliore e più umano.
 

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