Ponte sul Ticino
Un primo ponte sul fiume Ticino, tra Galliate e Turbigo sulla linea Novara-Seregno, venne progettato, nel 1880 dall’ingegnere milanese Paolo Tatti e realizzato dall’impresa Guazzoni. Il ponte, concluso nel 1886, era lungo 150 metri e largo 5,50: a tre campate a travata metallica reticolare, permetteva nella parte superiore il passaggio dei treni ed era carrozzabile nella parte inferiore. Il 23 giugno 1887 il primo treno transiterà sul fiume Ticino, sopra quello che presto verrà denominato il “ponte di ferro”. Nell’agosto 1944, nel pieno di uno dei periodi più bui della storia italiana, il ponte crollò a seguito dei danni subiti dai bombardamenti. Un pamphlet del novembre 1952, “Il Gallo”, scritto per l’inaugurazione del nuovo ponte sul Ticino, ricorda così il crollo del primo ponte di ferro, con un pizzico di ironia: “Dopo aver sopportato per diciassette bombardamenti cosiddetti “a tappeto”, dopo essersi digerito tre o quattro tentativi di assestamento a base di cariche di tritolo germanico, il vecchio ponte sconquassato non ne poté proprio più! Un bel giorno, anzi un brutto giorno, scivolò definitivamente in acqua. Il suo, parve quasi un suicidio! Povero ponte!”. In effetti la storia del ponte è piuttosto sventurata: dopo una serie di intoppi burocratici, i lavori di costruzione di un nuovo ponte in ferro, molto simile al precedente, vengono affidati alla Ditta Bossi che aveva già presentato il proprio progetto appena dopo la fine della guerra. Dopo otto lunghi anni il nuovo ponte venne finalmente terminato e nel 1953, nonostante alcuni disguidi (si veda il comunicato ufficiale del 20 novembre 1952), giunse il momento tanto atteso: viene riaperta la tratta Novara-Saronno.