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Museo virtuale

Keller Castellazzo

L’intensità ed il prolungarsi del conflitto impose la creazione di sistemi di produzione di materiale bellico per far fronte alle sempre maggiori necessità. Per l’approvvigionamento di bombe e granate destinate alla fanteria impegnata sul fronte l’Esercito Italiano fece ricorso alla società svizzera Sutter che, su licenza della società francese F Thèvenot insediò un impianto di produzione a Castellazzo di Bollate, impianto che fu teatro di un tragico episodio durante il primo conflitto mondiale. 

La scelta del luogo è attribuibile alla distanza dai centri urbani, alla vegetazione circostante che permetteva di celare l’attività svolta e soprattutto alla vicinanza sia della linea ferroviaria Milano Saronno che del deposito militare di Ceriano Laghetto. L’inizio dell’attività inizia il 6 novembre 1916 da parte della ditta Sutter e Thèvenot in località “Fornace Bonelli” a Castellazzo. In data 8 giugno 1917 viene concesso dal sindaco un ulteriore ampliamento degli edifici che arriverà ad un totale di 40. Le donne fornirono una grandissima parte della manodopera necessaria costituita da oltre 400 addetti. Terminato il conflitto la fabbrica venne smantellata anche su richiesta della Giunta Municipale che, come risulta in verbale dell’inizio del 1919, pregava il Sindaco di “insistere presso le autorità competenti perchè venisse tolto completamente il polverificio nel più breve tempo possibile”.

Edifici all'interno dello spazio della ditta