Utilizziamo cookies per poterti offrire la migliore esperienza di navigazione possibile. Non utilizziamo cookies di profilazione; raccogliamo informazioni di tipo statistico in forma aggregata per migliorare il funzionamento del sito. Continuando a navigare sul sito, o cliccando sul tasto OK, acconsenti all’uso dei predetti cookies. Per conoscere di più, consulta la nostra
informativa completa. Accetto Rifiuto

Museo virtuale

Castellanza Valmorea

La testimonianza dei caselli demoliti trova la sua principale ragione nel mantenere vivo il ricordo di un assetto urbanistico oramai dimenticato…il casello o la casa cantoniera che dir si voglia, era uno spazio di vita vissuta perfettamente integrato nella quotidianità lavorativa.

L’orario del treno scandiva ogni altra attività che non poteva essere condotta in altra maniera se non quella ritmata dall’arrivo del treno, il cui passaggio costituiva il ritmo dell’esistenza quotidiana oltre che la principale fonte di responsabilità per il titolare della funzione che in origine era solo indirettamente collegata alla realtà ferroviaria, poiché il titolare dell’esercizio era il titolare di una “assuntoria”, vale a dire un contratto di prestazione di servizi del tutto indipendente ma non meno impegnativo degli obblighi contrattuali tipici del rapporto di lavoro dipendente.

Casello 8 di Castiglione Olona, km 18 + 628,41. Foto del 25/5/1972