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Milano Bullona
≪Il treno rallenta e si ferma. Bullona! Qualche raro viaggiatore discende, qualche altro sale; poi il treno riprende la sua corsa nell’aperta campagna, in mezzo alle ortaglie nelle quali sorgono qua e là le poche e rustiche casupole. Parliamo di alcune decine di anni fa, quando la fermata di Bullona non era che una piccola baracca di legno all’incrocio della vecchia Strada Varesina.
Oggi la visione è completamente cambiata. Bullona, la deserta frazione della Metropoli quasi sperduta fra i campi, sta diventando un popoloso quartiere. La Ferrovia Nord Milano è scomparsa sotto terra, entro gallerie artificiali e larghissimi cavalcavia, e la piccola baracca di legno della fermata di Bullona è diventata una bellissima stazione di originale costruzione in cemento, ferro e vetro, collocata su uno dei ponti sotto i quali passano veloci i treni.
Sulle due ampie gradinate, a doppia rampa, salgono e discendono i viaggiatori e sull’alto si trovano in un grande salone a piena luce da cui si esce sulla nuova via Canonica. Oggi il raro viaggiatore che scendeva o saliva alla fermata di Bullona è diventato folla≫.
Così descriveva la stazione di Bullona, nel 1929, la rivista Nord Milano.
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Le principali date
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1927 - La nuova fermata
La fermata di Bullona, un tempo una banchina di legno, venne ricostruita e ampliata con la classica forma "a ponte" durante i lavori di abbassamento in trincea della tratta Cadorna-Bovisa.
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1928 - La conclusione dei lavori
Il fabbricato di Bullona appena terminato; sono ancora in corso i lavori di costruzione delle scale di salita e discesa.
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1950 - Architettura liberty
L'iconico fabbricato in stile liberty della Bullona visto dal piano dei binari.
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1953 - La stazione
La stazione in piena attività
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1953 - Passeggeri sulla banchina
Una folla di passeggeri sulla banchina della stazione di Bullona, diretta alla Fiera Campionaria, poco distante.
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1995 - Gli anni Novanta
Visuale della stazione di Bullona e del piano binari negli anni Novanta
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2003 - Fabbricato viaggiatori
L'esterno del fabbricato viaggiatori della Bullona nel 2003. Quello stesso anno, il 18 maggio, venne dismessa a seguito dei lavori di quadruplicamento che videro, tre giorni prima, l'inaugurazione della nuova stazione sotterranea di Domodossola.
Galleria
Significativa panoramica al termine dell’interramento La copertina del numero 4 di aprile 1932 della rivista Nord Milano, dedicata alla Fiera di Milano che ogni anno attirava migliaia di visitatori, molti dei quali arrivavano da tutta la Lombardia passando proprio per la stazione di Bullona Una curiosità: una tavola di un progetto per il fabbricato viaggiatori di Bullona, poi abbandonato in favore della struttura "a cavaliere" Le pagine dell'articolo della rivista Nord Milano che raccontano la costruzione e l'inaugurazione della nuova stazione cavalcavia di Bullona Le pagine dell'articolo della rivista Nord Milano che raccontano la costruzione e l'inaugurazione della nuova stazione cavalcavia di Bullona Le pagine dell'articolo della rivista Nord Milano che raccontano la costruzione e l'inaugurazione della nuova stazione cavalcavia di Bullona La nuova stazione di Bullona in due stampe del 1929 La nuova stazione di Bullona in due stampe del 1929 Il nuovo quartiere City Life (700 m dalla stazione di Domodossola): l’ex quartiere fieristico, che per più di ottant’anni è stato il polo più importante di Milano e di tutta la Lombardia, ha visto negli ultimi anni, numerosi interventi di riqualificazione e ristrutturazione. Oggi l’intera area ha subito una radicale trasformazione, poiché gran parte del quartiere fieristico è stato spostato nel nuovo complesso di Rho- Pero, con il nuovo progetto di riqualificazione urbana di City Life. Il quartiere è sorto in fretta, contribuendo alla nascita di una Milano nuova, avveniristica e in continuo divenire, città architettonicamente all’avanguardia a livello internazionale. I nuovi simboli di questo quartiere sono i tre grattacieli detti “le tre Torri”: la Torre Isozaki, soprannominata “Il Dritto”, la torre Hadid (“Lo Storto”) e la torre Libeskind (“Il Curvo”). Questi tre gioielli, pionieristici per forma e concezione, danno vita a piazza delle Tre Torri, polo urbanistico che unisce idealmente l’animo green dei grattacieli con il nuovo parco adiacente e che ha trasformato, insieme agli edifici di Porta Nuova, l’intero skyline di Milano. In questa atmosfera di grande modernità si colloca una piazza antica, Piazza Giulio Cesare, con un ampio parco composto da una parte da un’area giochi per bambini e dall’altra dalla bellissima fontana delle Quattro Stagioni. Inaugurata nel 1928, con la sua eleganza, dava il benvenuto ai visitatori che si apprestavano a visitare il polo fieristico mentre oggi rappresenta il punto di accesso e di unione tra gli storici edifici e le nuove architetture.