Iseo
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Iseo è da sempre il fulcro della ferrovia nella parte nord occidentale della provinca Bresciana. Capolinea della linea originaria, divenne con il tempo a sua volta capolinea della ferrovia della Valle Camonica ed in seguito della diramazione che conduceva a Rovato.
Da sempre terminale commerciale della navigazione lacustre, con la costruzione della ferrovia, assumeva un ruolo decisamente più rilevante nel sistema di trasporto che all'inizio del XX secolo cominciava a coinvolgere dal punto di vista economico, tutte le risorse di cui la valle era ricchissima e che cominciava a poter movimentare con maggiore agilità.
Galleria
Iseo nei primi del Novecento: stazione, chiesa e castello Panoramica della stazione da nord Cavalcavia di via Mirolte Panoramica di primo Novecento Esterno della stazione con personale e locale caffè-ristoratore Un'altra vista dell'esterno della stazione Poco distante da Iseo si trova La Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, dichiarata “zona umida di importanza internazionale” secondo la Convenzione di Ramsar e Sito di Interesse Comunitario (SIC) della Rete Natura 2000, è considerata un’area prioritaria per la biodiversità nella Pianura Padana lombarda. Ciò si deve alla varietà di habitat e di specie, acquatico-palustri, pregiate o di interesse comunitario presenti nel territorio, rare o a rischio di estinzione in Lombardia e in Italia. Si tratta di un’area di 360 ettari, composti prevalentemente da canneti e specchi d’acqua circondati da campi coltivati, strade e abitazioni. Essa comprende: le Lame (vasta distesa di specchi d’acqua profilati da argini, risultato dell’escavazione di un giacimento torboso), le Lamette (una specie di laguna torbosa a nord, sul lago), alcune vasche a sud ed ovest (risultato degli scavi di depositi argillosi, profonde fino a 10-15 metri e dall’aspetto più limpido, in alcune delle quali è tuttora permesso pescare), alcuni prati e coltivi adiacenti.