Alta Valle Camonica


La montagna, finalmente e quasi incredibilmente perché la sua porta, Forno d'Allione, di stampo prettaemnte industriale a causa della presenza di numerose industrie che davano lavoro ad una moltitudine di persone. Poi il verde, le cime che si cominciano chiaramente a intravvedere e la piana di Malonno, attraversata in costa al riparo dalla frana antistante, per arrivare infine, dopo un altro panoramico passaggio di alta ingegneria pontiera fino a Sonico, l'ultima fermata prima del capolinea.
Galleria

L'industriale Forno d'Allione in una cartolina anni Cinquanta 
Sonico: la piccola stazione al cospetto dell'immensa montagna 
Malonno imbiancata 
Una bella immagine di Sonico in versione famigliare, anni Sessanta 
Sonico nei primi anni 2000 
Una rara immagine d'epoca di Capo di Ponte con il suo caffé stazione 
Una bella immagine di Capo di Ponte oggi ai piedi delle incisioni rupestri 
Un'altra rara cartolina che ritrae la stazione di Capo di Ponte 
Panorama est di Malonno 
Malonno, chiesa e ferrovia di montagna 
Malonno con la ferrovia al centro del panorama 
Una gita al...Monte Adamello. La cima, regina della Valle Camonica, è quella del monte Adamello, appartenente alla catena montuosa delle Alpi Retiche e sua altezza raggiunge i 3.554 metri. Qui si trova il ghiacciaio più vasto d’Italia, la cui vetta venne conquistata per la prima volta a metà dell’800 e ancora oggi è meta ambita di tanti alpinisti. Il territorio del monte è compreso, per il suo versante lombardo, nel Parco dell’Adamello copre ben 51.000 ettari di territorio montuoso a nord-est della Provincia di Brescia; l’area protetta comprende il versante lombardo del gruppo dell’Adamello fino alle sponde del Fiume Oglio in Valle Camonica.. La protezione dei parchi ha fatto sì che la ricca biodiversità montana venisse preservata dagli interventi dell’uomo; oggi si può apprezzare appieno la natura incontaminata di questo massiccio intraprendendo un trekking tra boschi e ambienti d’alta quota con possibilità di ristorarsi o pernottare in uno dei rifugi. Lungo i sentieri è facile imbattersi anche in reperti risalenti alla Guerra Bianca. Qui infatti, durante la Prima Guerra Mondiale, italiani e austriaci si combattevano tra fortificazioni, trincee e camminamenti nella roccia.