Meda
Il romano punto di Media Via fra Mediolanum e Comum, oggi viabilisticamente poco lontana da Seveso in direzione di Seregno, è nota sin dal Settecento per la produzione di mobili. La sua storia precedente ha coinciso in buona parte con quella del monastero femminile di San Vittore, le cui vicende hanno avuto una precisa ricostruzione e che oggi sarebbe millenario se non fosse stato soppresso in età napoleonica. Del cenobio rimane l'oratorio di San Vittore, che risale al primo Cinquecento. Presenta una facciata realizzata nel 1730 e conserva all'interno affreschi coevi di scuola lombarda attribuibili alla cerchia di Bernardino Luini, oltre a una pala del Cerano. Accanto all'oratorio, la Villa Antona Traversi è il risultato di una trasformazione neoclassica degli edifici conventuali, dovuta forse a Leopold Pollack e a Pelagio Palagi; nella sala del Coro rimangono affreschi di Giovan Mauro Fiammenghino.