Mariano Comense
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Mariano si trova in una posizione strategica, al limite tra l'alta pianura e la collina Comasca, tra il torrente Seveso e il fiume Lambro, a metà strada tra Como e Monza e nella parte settentrionale della Brianza. Nel territorio comunale sono presenti tre laghi tutti creati artificialmente: i primi due si trovano su uno dei colli di Mariano e risalgono alla fine del 1800, creati per contenere le acque utilizzate per l'irrigazione dei campi dalle cascine Belvedere e Mordina, e da quest'ultima prendono il nome. Questi due laghi fanno parte del Parco della Brughiera Briantea. Il terzo lago si trova nel parco dei Vivai. Il comune è celebre specialmente per la lavorazione del legno.
Mariano cominciò a essere un vero centro industriale solo nel secondo dopoguerra, a seguito del cosiddetto boom economico. Prima degli anni Sessanta l'economia cittadina si basava per lo più sulle coltivazioni di grano e mais. Dal 1912 al 1952 il comune era inoltre servito dalla tranvia Monza-Meda-Cantù.
Galleria
La stazione in una cartolina degli anni Trenta Cartolina della metà degli anni Cinquanta Foto data della stazione di Mariano Comense Villa Sormani (950 m dalla stazione): Villa Sormani, con la caratteristica doppia facciata: quella a nord sobria, priva di decorazioni, non tinteggiata; e la facciata a sud estremamente curata, di colore giallo lombardo, con una decorativa mensola di cemento come sottogronda. La storia del palazzo risale al 1274, quando l’antica famiglia dei Ronzoni possedeva case nella contrada di Sumella (oggi via Montebello). Estinti nel 1844 i Nobili Ronzoni, la dimora venne ereditata dai nobili Calchi Novati. A partire dal 1961 il Conte Alberto diede corso a lavori radicali di restauro che riportarono la villa agli antichi splendori; il parco di oltre 4000 mq, dopo numerose trasformazioni, ha ora assunto l’aspetto di giardino “all’inglese”, perfetta cornice per gli eventi Marianesi.